25/03/2022 di Lia Rapagnani
Oltre alle più conosciute e temute malattie della vite come la Peronospora e l’Oidio, il vigneto è soggetto ad altri possibili attacchi esterni, ovvero gli insetti.
In questo articolo analizzeremo i principali parassiti che infestano le viti, andando ad osservare:
Esemplare di cicalina della vite
La cicalina della vite è un piccolo insetto (lungo 1/8 di pollice) innocuo per gli esseri umani che può causare danni alla vite in due modi: nutrendosi della linfa e trasmettendo una malattia chiamata fillossera.
Una cicalina femmina può deporre fino a 800 uova in un solo giorno. Le uova si schiudono in ninfe che sono molto simili all'adulto e continuano a nutrirsi della pianta.
Solitamente questo insetto si trova sul lato inferiore delle foglie e vicino allo stelo.
Come sintomatologia specifica della sua presenza possiamo trovare macchie brunastre sulle foglie (queste vengono lasciate dall’insetto mentre si nutre) appassimento, ingiallimento o arricciamento delle stesse ai bordi, o striature lungo le vene; inoltre possiamo trovare macchie gengivali vicino alle punte.
Come dicevamo poco sopra, uno dei modi più comuni in cui questo insetto danneggia le viti è inserendo il suo apparato boccale nella pianta e aspirando la linfa della stessa e questo porta ad una riduzione della fotosintesi e della produzione di frutta, ma non è finita qui!
La cicalina può anche danneggiare le piante inserendo le sue uova nel tessuto vegetale, infettandole e portandole alla morte.
Ad oggi sono disponibili diversi trattamenti per questo parassita, come ad esempio insetticidi, oli per l'orticoltura e radiazioni UV.
Per quanto riguarda la prevenzione, essa è possibile piantando varietà resistenti o utilizzando le cosiddette coperture a file.
Esemplare di falena “in rosa” della vite
Uno tra i parassiti più comuni che infestano le viti è la falena della vite, che a volte è anche chiamata rullo delle foglie d'uva.
Questa falena depone le uova sul lato inferiore delle foglie o su grappoli e steli di frutta.
Le larve si schiudono dalle uova e iniziano a nutrirsi di foglie, grappoli di frutta o steli.
Questo insetto è comune in tutti gli Stati Uniti, in particolare nel nord-est, si accoppia in primavera, è più attivo da aprile a luglio. In generale quando depone le uova non lo fa solo sulle foglie dell'uva ma anche su altre piante vicino alla vite.
Parlando dei sintomi, quello più comunemente riscontrato quando questo insetto attacca le viti è la tessitura che copre le foglie e i grappoli causata dalle larve; oltre alla presenza di bruchi o di larve che si nutrono di foglie o grappoli di frutta.
Passando ai danni, principalmente tra quelli causati dalla falena della vite troviamo la diminuzione della produzione di uva e la morte della pianta, a seconda di quante larve ci sono e della gravità dell’infestazione.
Infine per quanto riguarda prevenzione e rimedi: i primi includono l'irrorazione di insetticidi durante i periodi in cui le falene sono più attive.
I secondi invece includono la rimozione delle piante infestate, la potatura delle viti in modo che non si tocchino tra loro e la combustione delle piante infestate o dei loro resti.
Esemplare di Popillia della vite
La popillia, identificata per la prima volta come un importante parassita nel 1869, è un parassita della vite molto comune.
Il suo ciclo vitale può essere suddiviso in quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto.
Nello specifico la femmina depone le uova sul lato inferiore delle foglie, che si schiudono in circa una settimana.
Le uova poi si schiudono in larve, che si nutrono della pianta per un massimo di due settimane prima di impuparsi e diventare adulti.
Questi adulti depongono quindi altre uova su nuove foglie, ricominciando da capo il ciclo.
I primi segni dell'infestazione da popillia si trovano solitamente sul lato inferiore delle foglie dove sono presenti macchie di colorazione marrone o nera.
Altri sintomi possono essere: piccole macchie bianco-giallastre su foglie e germogli (simili agli afidi), macchie irregolari di foglie appassite, germogli imbruniti dall'alimentazione delle larve e macchie marroni sui germogli stessi.
Per quanto riguarda i danni oltre a danneggiare le viti, questi insetti possono anche diffondere malattie tra piante e alberi vicini mentre si spostano da una foglia all'altra in cerca di nutrimento.
Altri danni che possono essere riscontrati sono: avvizzimento e crescita stentata e questo può portare ad un aumento dei costi di produzione.
Per arginare questa problematica e combattere questo insetto nel migliore dei modi è importante adottare misure preventive, nonché utilizzare trattamenti e rimedi quando si verifica una vera e propria infestazione.
Il primo passo per prevenire l’avvento di questo insetto è mantenere l'area intorno alle vostre viti libera da qualsiasi materiale organico che potrebbe attirare questo insetto.
Qui ci si riferisce a erbacce, foglie e altri detriti vegetali. Ci si dovrebbe anche assicurare che non ci siano spazi tra le viti dove i parassiti possano entrare arrivando da un'altra pianta.
Se si notano chiari segni di infestazione, come foglie appassite o ingiallite, è consigliabile utilizzare un prodotto fitosanitario, come ad esempio un insetticida o un erbicida per combatterla.
Tuttavia negli ultimi anni, c'è stata una maggiore attenzione allo sviluppo di metodi più sostenibili e meno dannosi per prevenire che questi parassiti danneggino le viti.
Uno dei nuovi metodi più promettenti è l'uso della tecnologia e dei modelli previsionali per prevedere quando questi parassiti si manifesteranno nei vigneti, in modo che possano essere uccisi prima che facciano danni.
Esemplare di Scarabeo della vite
Lo scarabeo della vite (Pelidnota punctata) è un coleottero di colore arancione diffuso principalmente nel nord America.
Il ciclo vitale di questo insetto inizia con le uova deposte dalle femmine di scarabeo in primavera. Queste uova si schiudono in circa tre giorni e producono piccole larve bianche che si nutrono delle radici delle piante e di altra materia organica.
Una volta raggiunta la maturità, queste larve si impupano per circa cinque giorni prima di emergere come adulte.
A quel punto gli adulti depongono altre uova per ricominciare il ciclo.
I sintomi di un'infestazione da scarabeo della vite sono principalmente foglie appassite, foglie ingiallite e viti marroni.
Questo insetto può causare danni alle viti mangiando foglie e frutti indebolendo le stesse e portandole alla morte. Inoltre ha la scocciante abitudine di entrare nelle case dei viticoltori.
Il modo più efficace per gestire la diffusione di questo parassita invasivo è l’utilizzo di insetticidi o pesticidi, ma non sempre sono efficaci contro un insetto così piccolo come lo scarabeo della vite.
Ci sono anche molti trattamenti che possono essere utilizzati per combattere questo parassita, uno tra questi è la fumigazione del suolo (attraverso iniezione del suolo o inzuppamento del suolo) e la rimozione delle viti dalle aree infestate.
Esistono diversi modi per prevenire e trattare questo insetto:
Oltre ai metodi appena citati però, esistono anche rimedi o misure di prevenzione più naturali e sostenibili.
Tra questi troviamo:
Esemplare di tignola della vite
La tignola è un parassita che attacca la vite e può causare gravi danni alle viti.
Il suo ciclo vitale inizia con le uova.
Una volta schiuse, queste diventeranno larve e poi pupe.
Le larve sono vermi bianco-giallastri lunghi tra 1 e 2 cm e hanno un corpo senza gambe con una capsula della testa che è di colore marrone scuro.
Nello stadio di pupe hanno sei paia di gambe articolate e un paio di antenne nella parte anteriore della testa.
Le pupe sono insetti grigio-brunastri, privi di ali con torace e addome che hanno ciascuno sei segmenti.
Infine la tignola adulta è lunga circa 3 cm, non ha ali e ha un corpo di forma ovale con brevi antenne nella parte anteriore della testa.
È di colore marrone scuro e presenta strisce giallastre sul dorso.
I sintomi più comuni della tignola della vite sono:
Infine per quanto riguarda i metodi di prevenzione oltre all’utilizzo di prodotti fitosanitari quali insetticidi, pesticidi e altri troviamo:
In questo articolo abbiamo visto che i metodi principali utilizzati per arginare il problema dei parassiti della vite sono sostanzialmente due:
Negli ultimi anni però la tecnologia sta diventando un attore molto importante a supporto dei viticoltori!
Questo perché lo sviluppo e la proliferazione di questi insetti è fortemente legato alle condizioni microclimatiche di un determinato appezzamento.
E qui i modelli previsionali costituiti da algoritmi e dati ci vengono in aiuto! Difatti è possibile prevedere l’avvento di determinate malattie o parassiti attraverso un preciso monitoraggio microclimatico!
Questo permette al viticoltore di avere sempre sotto controllo la reale situazione dei suoi vigneti e gli permette di comprenderne i reali bisogni!
Il ruolo della tecnologia da ora in avanti sarà fondamentale per ottimizzare la qualità dei nostri prodotti rimanendo ben ancorati alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente!
Un esempio pratico di questo approccio innovativo basato sull’utilizzo dei dati?
Dai un'occhiata a PeronosporaZero! Il primo sistema in grado di prevedere l’avvento della peronospora nel vigneto senza che ci sia bisogno di installare hardware in campo!
SITOGRAFIA:
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