La Peronospora: dalle difese tradizionali alle innovazioni.

24/07/2020 di Carlo Capretta


“Il vigore delle piante e la produzione quest’anno sono scese moltissimo!” Queste parole venivano dal retro di una cantina molto rinomata ma che come tutte, aveva affrontato uno dei funghi più temuti dai viticoltori La Peronospora. 

Il viticoltore parlava ad un altro uomo che era chiaramente intento a calmarlo e a trovare una spiegazione plausibile per quanto era successo, questa cosa mi incuriosì, così rimasi ad osservarli.

“Queste cose possono succedere! Anche se siamo intervenuti in tempo sulla pianta e abbiamo rispettato la regola dei tre 10 e tutto il resto! Non è sempre detto che si faccia la scelta giusta! Mica siamo macchine!”

Questa risposta, invece di calmarlo, fece infervorare il viticoltore: “E con tutte le diavolerie che si sono inventati, possibile che non ci sia una macchina in grado di dirci quando e come intervenire?? Ma per favore! Con questi smartphone che fanno pure il caffè!”

L’altro, deluso, rispose con una scrollata di spalle e se ne andò. 

Vedendo questa scena mi tornò in mente che da qualche parte avevo letto di queste nuove tecnologie ecosostenibili che generano dati che hanno carattere previsionale sulle malattie delle piante, non ricordavo dove, ma d’istinto mi avvicinai al viticoltore e senza neanche presentarmi gli dissi: “IoT”.

“Cosa vuoi ragazzo?? Oggi non è proprio giornata!” 

“Lei vuole prevedere l’aggressione della peronospora giusto? Vorrebbe una macchina in grado di dirle quando intervenire e come farlo? Benissimo! I Sensori IoT fanno al caso suo allora!”

Il viticoltore a quel punto mi guardò e fece cenno di continuare.

“I sensori IoT sono delle macchine che le permettono di monitorare le condizioni microclimatiche e stimare la probabilità di sviluppo delle malattie! In poche parole la aiutano a prevenire invece di curare! Il loro ruolo è quello di supportare il suo lavoro durante le situazioni di rischio e di pericolo per le piante!”

Il nostro amico era incredulo, esistevano davvero delle macchine che era possibile impiegare per la risoluzione dei suoi specifici problemi! Quelle diavolerie che lui aveva sempre trattato con diffidenza, adesso si ponevano come supporto ai metodi tradizionali, con l’unico obiettivo di aiutarlo a comprendere meglio i suoi due alleati fondamentali: le piante e la natura.



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